La “fritüra”, il piatto sunese per antonomasia, richiama alla civiltà contadina del passato dove il maiale, e la sua uccisione alla fine dell'autunno, era uno dei momenti più importanti e attesi dell'anno. Del maiale, come dice il proverbio, non si buttava via niente, e dalla sua carne nasceva una prelibatezza, la frittura, che con pochi e semplici ingredienti non poteva mancare sulle tavole di ogni famiglia sunese, soprattutto durante i lunghi mesi invernali, ma anche in occasione di festività o persino nei matrimoni. La “fritüra”, sinonimo di “sunesità”, era una tradizione in particolare a inizio novembre per la festa di San Carlo Borromeo, patrono della frazione Mottoscarone.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 500 g di lonza di maiale tagliata a fettine 100 g di burro 1 cipolla 1 spicchio d'aglio 1 rametto di rosmarino ½ dado 1 bicchiere di vino bianco 1 cucchiaio di passata di pomodoro sale e pepe