“Rese basse per lavorare sulla qualità” è il principio che ha portato alla scelta dei sesti di impianto stretti e di una densità elevata, da 5.000 a 7.000 piante a ettaro, con rese che, grazie all’adeguata potatura invernale e all’accurato lavoro di diradamento estivo non superano mai i 70 quintali per ettaro.
Queste basse rese, il meticoloso lavoro in vigna, il sistema di potatura a Guyot - come vuole la migliore tradizione piemontese - e il particolare microclima delle colline novaresi contribuiscono a determinare quella complessità di aromi che è indispensabile per ottenere un vino di qualità superiore.