L'insediamento celtico di San Bernardino di Briona apparteneva ai Vertacomori, provenienti dalla tribù dei Voconzi, che si trovavano nella Gallia Narbonese. Il blocco di pietra deve essere posteriore all'89 a. C., anno in cui Novara ottenne lo "Ius Latii".
Infatti uno dei cinque dignitari il cui nome è trascritto sulla stele, è Quintus Legatus, un celta divenuto cittadino romano e incaricato di una missione ufficiale. L'iscrizione sottolinea il passaggio di consegna di potere dai celti ai romani. Sempre nella frazione, nel 1918, durante gli scavi dedicati a un sepolcreto ad inumazione dell'età del ferro, si rinvennero ceramiche di tipo golasecchiano e bronzi di tipo veneto (situle) o etrusco (elmi), ora al museo civico di Novara.
La necropoli è importante per l'unicità delle tombe e per il ritrovamento di tracce della strada che conduceva all'interno del cimitero. Gli studi compiuti hanno evidenziato la fervente attività commerciale della tribù dei Vertacomori con gli Etruschi e con le genti del meditteraneo.