Il disciplinare di produzione allegato al Decreto stabilisce anzitutto la proporzione delle uve da impiegarsi per produrre il Sizzano d.o.c.: Nebbiolo (Spanna, Vespolina e Bonarda novarese (o uva rara), rispettivamente nei quantitativi del 40-60%, del 15-40% e del 25%, purchè tutte prodotte nel territorio del Comune e nelle condizioni ambientali e di coltura tradizionali, escludendo i terreni esposti a nord e giacenti sui fondovalle.
La gradazione alcolica naturale minima del Sizzano è di 11 gradi e mezzo; l'invecchiamento obbligatorio è di almeno tre anni, due dei quali in botti di rovere o di castagno. L'articolo 6 del disciplinare, infine, ci dà la. carta d'identità del Sizzano d.o.c.: colore rosso rubino con riflessi di granato; odore vinoso con caratteristico profumo di violetta fine e gradevole; sapore asciutto, sapido e armonico. Successivamente il Disciplinare è stato modificato nel 2010, 2011, 2013 e 2014. Oggi la base ampelografica della DOC Sizzano art. 2 disciplinare è la seguente: Nebbiolo (Spanna) del 50% al 70% Vespolina ed Uva Rara (Bonarda Novarese) da sole o congiuntamente dal 30% al 50%, possono inoltre concorrere a detta produzione le uve a bacca rossa non aromatiche, provenienti dai vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte nella misura max del 10%. Le modifiche, tra le altre cose, le modifiche hanno interessato la resa produttiva, 90 gli Ha e 81 gli Ha per il SIZZANO RISERVA. Il periodo di invecchiamento ed affinamento: Sizzano 22 mesi di cui 16 in legno, Sizzano "Riserva" 34 mesi di cui 24 in legno.
Il Sizzano veniva riconosciuto, come si è detto, il 18 luglio 1969; il giorno stesso, in modo analogo, era conferita la d.o.c. al Boca, il 13 agosto seguente al Fara, il 18 settembre al Ghemme. Si componeva in tal modo una splendida e raffinata corona di vini novaresi giustamente assurti all'onore del blasone ufficiale.
Nel 1994, modificata con D.M. nel 2011 e nel 2014, una nuova denominazione di origine controllata è venuta ad aggiungersi a quelle già esistenti per il Novarese, si tratta della d.o.c. Colline Novaresi: destinata a qualificare la produzione dei vini più giovani, il cui consumo è in crescita, accanto e a supporto di quella più nobile e da invecchiamento cui saranno dedicate uve ancor più selezionate.
La nuova d.o.c. comprende diversi vini, bianchi, rossi e rosati prodotti nel Medio Novarese, nella zona compresa tra Grignasco, Borgomanero, Marano Ticino, Oleggio e Briona: Sizzano, Ghemme e Fara vi troneggiano proprio al centro.